Formazione classica, ricerca e reinterpretazione della tradizione etnomusicologica siciliana si innestano fin da principio nel percorso artistico di Antonio Vasta, e sconfinano spesso in territori diversi ma affini come la world music, il jazz, la musica per orchestra, il teatro, la letteratura, il cinema e l’arte contemporanea. Oltre al pianoforte e alla fisarmonica, l’artista suona strumenti tipici della tradizione del Mezzogiorno, come la zampogna e l’organetto diatonico.
Il primo spettacolo di Antonio Vasta, Per piano solo, è un concerto intimo e minimalista che affonda le radici nella musica classica del ‘900 e ne reinterpreta l’essenza nel presente abbracciando, al tempo stesso, atmosfere da colonna sonora con immagini che nascono dalla musica e musica che da anima le immagini. Oltre ad eseguire le sue composizioni, Vasta reinterpreta brani di artisti con cui collabora e omaggia in maniera originale alcuni musicisti internazionali che da sempre sono suo punto di riferimento culturale. Un concerto che anticipa il suo primo progetto discografico strumentale da solista.
Nel 2010 l’artista ha ricevuto il Premio Speciale della Critica all’XI Festival della Nuova Canzone Siciliana, con la canzone Duminica Matina scritta insieme a Mario Incudine e Franco Barbarino. Nel 2012, invece, Antonio Vasta è stato insignito del premio Marco Patti, dedicato alle Giovani Eccellenze della Musica Siciliana e il Premio Corrado Maranci per la Musica Popolare. Infine, nel 2015, il musicista ha ricevuto il Riconoscimento speciale Rotary 2015 a Barcellona Pozzo di Gotto, la sua città.
Il percorso di studio nella tradizione della terra di origine intrapreso da Antonio Vasta nasce dall’incontro con Ambrogio Sparagna che gli ha permesso di accostarsi da solista a una realtà importante come l’Orchestra Popolare Italiana.
Gli incontri artistici successivi sono moltissimi: dagli esordi con il cantastorie Fortunato Sindoni, all’esperienza con Luciano Maio e la Taberna Mylaensis. Poi l’incontro con Mario e quello con Kaballà, con i quali continua a collaborare. Altra esperienze entusiasmanti sono state la collaborazione con Francesco De Gregori e l’Orchestra Popolare Italiana, e l’apertura dei concerti del tuor “Apriti Semamo” di Franco Battiato, in giro per i teatri italiani.
Molte sono state anche le commistioni tra la musica di Antonio Vasta e il mondo del teatro, del cinema e della letteratura. L’artista ha inoltre scritto le musiche per lo spettacolo teatrale Il Ciclope. Odissea un racconto Mediterraneo, fianco a fianco con Mario Incudine. Impossibile non fare menzione dell’incontro tra il musicista e il compositore romano Paolo Vivaldi, autore di colonne sonore per film e fiction, che ha portato Antonio Vasta ad eseguire insieme all’Orchestra Italiana del Cinema, alcune tra le pagine più suggestive della musica da film.
L’artista ha calcato numerosi palcoscenici e ha fatto conoscere la propria musica nei paesi di tutto il mondo.
Ci dispiace ma non ci sono album dell’artista al momento.
Ci dispiace ma non ci sono spettacoli dell’artista al momento.