Parallelamente Kaballà approda nel mercato discografico internazionale del ”tenor pop” firmando, tra i tanti, un brano inedito in italiano composto e prodotto da David Foster e interpretato dal giovane tenore americano Josh Groban. Nel 2008 per Kaballà c’è un’altra grande prova: partecipa all’ambizioso progetto di far diventare canzoni le poesie e gli scritti di Karol Wojtila. Firma così alcuni brani dell’album di Placido Domingo “Amore Infinito”, tra cui “Canto del sole inesauribile”, brano che Domingo interpreta in uno splendido duetto con Andrea Bocelli.
Dopo essere stato autore per alcune importanti publishing multinazionali, dal 2015 Kaballà è uno degli autori in esclusiva editoriale dell’italiana SUGAR, di Caterina Caselli. Seppure la sua principale attività sia quella di autore e oltre ad insolite incursioni anche nel campo del cinema, del musical e della televisione, Kaballà continua a mantenere vivo il legame artistico e culturale con la sua terra d’origine. Dall’incontro con Mario Incudine, grande promessa della musica world siciliana, nasce l’album”Italia Talia” di cui è co-produttore artistico ed altri progetti musicali e teatrali che hanno sempre la Sicilia come filo conduttore: l’adattamento in lingua siciliana e greco moderno delle “Supplici” di Eschilo per la regia di Moni Ovadia in scena nel 2015 al Teatro Greco di Siracusa, l’opera teatrale “Il Canto di Nessuno”, singolare trasposizione musicale dell’Odissea in lingua siciliana, lo spettacolo “Malarazza”, tributo al Modugno “siciliano” in trio con Incudine e Toni Canto. Con Canto, altro raffinato musicista e produttore con il quale Kaballà collabora attivamente, è nato l’album “Moltiplicato” che, adattato in lingua portoghese e arricchito da duetti prestigiosi, sarà prossimamente pubblicato per il mercato Brasiliano.
Nel suo personale percorso come cantautore Kaballà mantiene intatto il suo personalissimo stile degli esordi che coniuga musica, poesia e letteratura, unendo la canzone d’autore a sonorità classiche ed essenziali, abbinate a testi, spesso in lingua siciliana, molto poetici e intensi, arricchiti da numerosi riferimenti letterari. Porta così in scena tre spettacoli in chiave rigorosamente acustica, accompagnato alternativamente da due musicisti che sono da sempre al suo fianco: Antonio Vasta al pianoforte e Massimo Germini alla chitarra, con il loro importante apporto agli arrangiamenti. Continua così un lavoro che espande i confini del concerto verso i territori del teatro, raccontando una Sicilia sempre protagonista, prepotente, dolce, aspra e sapiente.