Fin dai suoi esordi, il compositore siciliano Pippo Rinaldi, in arte Kaballà, inizia un percorso di ricerca volto alla valorizzazione delle radici musicali della sua terra d’origine, un viaggio lungo e ricco di incontri, che continua ancora oggi ad alimentare la sua vena artistica in diversi settori del mondo musicale.
Come cantautore, lontano dalla sua isola, Kaballà esordisce cercando “un ponte di pietra lavica” che lo riporti ai luoghi della memoria e nel 1991 pubblica il suo primo album intitolato “Petra Lavica”, un lavoro nel quale si fondono elementi stilistici della musica popolare, del rock e della world music. Lo stile e il percorso intrapreso alla ricerca di contaminazioni di stili musicali, ispirazioni letterarie e dialetto siciliano continua nell’album “Le Vie dei Canti”, mentre in “Lettere dal fondo del mare” abbandona quasi del tutto il dialetto siciliano evidenziando la sua grande passione per la canzone italiana d’autore. “Astratti Furori” prende invece il titolo da uno dei due brani inediti contenuti nell’album, che è una raffinata antologia delle sue migliori canzoni in versione live.
La sua carriera di autore inizia con una meravigliosa opportunità. A Kaballà viene chiesto di scrivere un testo in siciliano, su musica di Nino Rota, per il film “Il padrino III” di Francis Ford Coppola. Nasce così la celebre serenata “Brucia la terra”, brano che è poi stato interpretato nel 2009 dagli Avion Travel nell’album “Nino Rota, l’amico magico” e nel 2015 da Andrea Bocelli, nell’album “Cinema”.
È un grande inizio.
Da quel momento Kaballà lavora e si afferma sempre di più come autore, scrivendo brani interpretati da numerosi artisti della musica italiana ed internazionale. Partecipa in questa veste a molti Festival di Sanremo, vincendo per due volte il premio della critica e nel 2005 il primo premio categoria donne con un brano interpretato da Antonella Ruggiero, co-firmato con Mario Venuti, cantautore siciliano con il quale inizia in quegli anni un lungo e stimolante sodalizio artistico, che dura tutt’ora. Nello stesso periodo prende il via la collaborazione con Eros Ramazzotti con il quale Kaballà firma diversi brani assieme al suo produttore storico Claudio Guidetti, tra cui i duetti di Eros con Anastacia e Ricky Martins. Per Ramazzotti scrive anche molte canzoni dell’album “Perfetto” in coppia con Francesco Bianconi, altro grande artista con il quale è nato un interessante ed eclettico sodalizio che lo vede co-autore di due brani nell’ultimo album dei Baustelle.