IL SINGOLO ANTICIPA CHE ANTICIPA IL SUO NUOVO PROGETTO DISCOGRAFICO ESCE VENERDI 30 APRILE
Esce venerdì 30 aprile “Selfie in lockdown” (Borsi Records/The Orchard), il nuovo singolo di Mario Incudine, già disponibile in presave. Il pluripremiato cantautore, tra gli artisti più trasversali ed eclettici della scena musicale attuale ed esponente di spicco della world music italiana, anticipa così il suo nuovo progetto musicale di prossima uscita.
“Selfie in lockdown” si colloca in un tempo senza tempo, in un ripetersi cadenzato di eventi che si susseguono nella estenuante routine di una vita sempre uguale a sé stessa. Il nuovo singolo di Mario Incudine altro non è che il riflesso di un animo inquieto, dibattuto nell’eterno, dicotomico interrogativo dell’esistenza. É la fotografia di questo difficile momento storico nel quale tutte le debolezze e le incertezze, prima nascoste sotto il trambusto di una vita vissuta in corsa, si mostrano con la violenza che è tipica di una verità. “Sono un uomo inutile” canta l’artista mentre una solitudine devastante gli ruota intorno. Entra ed esce da una casa che non ha mura, perché solo gli spazi immensi riescono a mettere veramente a nudo il silenzio dell’anima e vaga, in un gioco altalenante di entusiasmi e tristezze, cercando la complicità della notte.
“Selfie in lockdown” è il delirio di un uomo qualunque posto di fronte a sé stesso in un universo che ha perso l’epicentro – racconta Mario Incudine – É la fotografia di chi è alla continua ricerca della propria identità, provando a essere tutto e il contrario di tutto, dell’idealista che vorrebbe salvare il mondo restando seduto sul divano e del giustizialista che non sa rinunciare all’irrefrenabile gusto della trasgressione. Una carrellata ironica (ma neanche troppo) sui comportamenti che in questi mesi hanno dominato e attanagliato l’umanità. È la storia di un uomo apparentemente “inutile” che si inventa mille facce e mille modi per tentare di fregare la solitudine che lo invade. Lui è uno e centomila, ma mai nessuno. Perché basta un selfie per esistere nell’unica realtà possibile, quella virtuale. Anche in lockdown.
L’artista, protagonista di recente del lancio della raccolta “La bella poesia”, ha collaborato con Ambrogio Sparagna nella realizzazione di un album antologico dedicato alla tradizione poetica siciliana, che contiene al suo interno una chicca: un brano inedito di Andrea Camilleri musicato e interpretato dallo stesso Incudine.
L’attore e cantautore siciliano si prepara ora a tornare a calcare i teatri della Sardegna con lo spettacolo musicale “Mimì. Da sud a sud sulle note di Domenico Modugno” (dal 17 al 22 maggio a Cagliari, il 23 e il 24 maggio a Sassari e il 25 maggio ad Arzachena), con i testi di Sabrina Petyx e la regia di Moni Ovadia e di Giuseppe Cutino, per un ideale viaggio “verso una terra straniera chiamata palcoscenico”. Un omaggio tra parole e note al grande artista pugliese, con il ritratto di un giovane che ancora sogna di Volare.
Biografia
Cantautore, attore, regista, musicista e autore di colonne sonore, Mario Incudine è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana. La sua crescita artistica viene consacrata da pubblico e critica nel 2012 con il pluripremiato album “Italia talìa” che ottiene il secondo posto al Premio Tenco 2013 e viene nominato vincitore assoluto del Premio nazionale per la musica tradizionale “Città di Loano”. L’artista si è esibito nei più prestigiosi festival di world music in Italia, Cina, Marocco, Tunisia, Algeria, Capoverde, Olanda, Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Germania, Turchia, Romania, Siberia, Messico e negli Stati Uniti, collezionando in un solo anno più di 150 concerti dal vivo.
Ha collaborato fattivamente con Andrea Camilleri, Moni Ovadia, Peppe Servillo, Eugenio Bennato, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Nino Frassica, Mario Venuti, Tosca, Antonella Ruggiero e Kaballà. Ha duettato con artisti del calibro di Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Alessandro Haber e Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso).
Attualmente è direttore artistico del teatro Casalaina di Novara di Sicilia (Messina) e della Sala Sciascia di Chiaramonte Gulfi (Ragusa).