Un racconto “a stazioni” dei lavoratori che hanno costruito il nuovo ponte di Genova, dopo il crollo del Morandi, l’Italia migliore che riscatta l’Italia peggiore.
Il tutto declinato con la formula del teatro canzone.
Dai saldatori a Renzo Piano, dagli ingegneri all’ultimo addetto al serraggio, l’uomo che ha avvitato l’ultimo bullone.
Un omaggio ai lavoratori e alla genialità italiana che ritrova nel nuovo ponte una cattedrale rinascimentale 4.0.
Momenti commoventi e lacrime si alternano a risate irrefrenabili in un viaggio che parte dall’omaggio ai lavoratori del Ponte, attraversa professioni particolari come quella dei notai, che hanno fatto il record del mondo di atti per evitare gli espropri delle case sotto il Ponte, passa attraverso il racconto del “Ponte di luce” e tecnologico con canzoni che vanno da Goldrake a Occhi di gatto.
E poi, sempre con la musica che racconta e emoziona, il racconto di cos’è Genova e di cosa sono i genovesi, città e cittadini fatti di mille campanili che si incontrano e si ritrovano nel loro modo migliore solo nelle disgrazie.
E ancora un viaggio in Sicilia, in un territorio spesso dimenticato da Roma che promette in continuazione, ma che dà pochissimo in realtà e il ponte che non c’è sullo stretto come metafora di tutto questo.
Per tornare alle vittime del Morandi e del Covid in un finale emozionante e dolcissimo sulle note de “La storia” di Francesco De Gregori, un racconto che fotografa l’Italia degli ultimi tre anni in un crescendo di commozione che ha conquistato tutte le platee d’Italia che hanno visto lo spettacolo, da Nervi a Morgantina a Genova.
Lo spettacolo si propone di raccontare un’eccellenza italiana, la capacità di costruire un Ponte in tempi record e di toccare il cielo dopo aver toccato il fondo, il punto più basso che un Paese può raggiungere: un Ponte che crolla.
Una narrazione in musica cucita dalla trama di canzoni storiche del canzoniere italiano e più specificatamente genovese.
Diretto ed interpretato da Mario Incudine
Con Antonio Vasta (pianoforte e fisarmonica)
Pino Ricosta (contrabbasso e percussioni)
Manfredi Tumminello (chitarre e bouzouki)